I gadget tecnologici hanno conosciuto un successo esponenziale negli ultimi anni: tutto è diventato smart (cellulare, TV, orologio e perfino gli elettrodomestici!). La connessione diffusa ha accelerato l’interazione fra i vari dispositivi, cambiando radicalmente le abitudini di vita: oggigiorno dal dispositivo mobile, che portiamo sempre con noi, siamo in grado di decidere se svolgere una sessione di sport, partecipare a una riunione di lavoro, o se prenderci un momento di relax.
Un esempio eclatante arriva dal gioco, laddove le possibilità si sono ampliate a dismisura. Fino a qualche anno fa era impensabile anche soltanto pensare di tentare un jackpot a una slot machine dal salotto di casa, oppure in un momento di attesa in un aeroporto, o durante uno spostamento in treno. Oggigiorno invece le funzionalità degli smartphone, unitamente allo sviluppo di provider innovativi e sicuri, permettono di scegliere a cosa giocare e come farlo. Le offerte si sono moltiplicate, i livelli di protezione dei dati sono stati notevolmente innalzati e il gioco in mobilità è diventato così tanto accessibile da ridurre progressivamente le distanze fra casinò fisico ed esperienze online.
Il Tablet fa i conti con Smartphone e Laptop di ultima generazione
La quantità di gadget tecnologici in commercio non accenna a diminuire. Lo attestano i numeri del più recente CES (Consumer Electronics Show), tenutosi dal 5 al 7 gennaio 2022 a Las Vegas (USA). Eppure non tutti i dispositivi reggono il passo, soprattutto quando vengono messi a confronto con gli smartphone o con i portatili di nuova generazione.
Prendiamo ad esempio il Tablet. La sua recente storia dimostra che non tutte le aspettative iniziali sono state mantenute, anzi! Nel 2010 Steve Jobs aveva promesso che avremmo avuto sul mercato un MacBook portatile, capace di fare foto e ottimizzato per il touchscreen: una nuova generazione di dispositivi, a metà strada fra laptop e smartphone. Ma proprio nel suo stare in mezzo, l’iPad non ha mai trovato il modo di diventare meglio né dell’iPhone, né del MacBook. Tanto che nel corso degli anni è divenuto praticamente ridondante rispetto alle categorie base alle quali avrebbe dovuto fare concorrenza.
L’iPad è stato progressivamente recepito dai consumatori come un iPhone più grande, senza avere particolari capacità di eseguire OS X, non più di quanto facesse lo smartphone Apple. Navigare sul Web, scaricare App, leggere i libri, ascoltare la musica preferita, giocare online sono tutte attività che non richiedono altro che uno smartphone di buona qualità e con uno schermo sufficientemente grande da ottimizzare l’esperienza.
E proprio in questa direzione si sono mossi i giganti del mercato, ad esempio Samsung, Xiaomi e Sony (per i cellulari) e HP, Asus, Apple e Lenovo (per i portatili). Da un lato i display dei cellulari sono diventati più grandi (gli schermi superiori ai 6 pollici sono ormai molto comuni), più reattivi e con risoluzioni sempre più ottimizzate. Dall’altro lato i laptop sono stati progettati per essere più maneggevoli, con tastiere che si ribaltano o che si staccano e con la possibilità della modalità touchscreen.
Conclusione
In conclusione, lo sviluppo delle nuove funzionalità degli smartphone e dei computer portatili hanno reso ridondante non soltanto l’iPad, ma il concetto stesso di tablet. La nicchia di mercato si è ridotta progressivamente a professionisti che usano tale dispositivo come mezzo per presentazioni di lavoro (per esempio fuori sede, quando si recano in visita presso i clienti), oppure a studenti che lo utilizzano come strumento di svago e di apprendimento (per esempio per la lettura, o per la fruizione di video). In entrambe le situazioni il Tablet può ancora giocarsi le sue carte, facendo valere al massimo la semplicità di utilizzo e le dimensioni adeguate alle attività sopra citate come esempio.