Si scrive vinile e si legge dischi degli anni passati, preziosi oggetti di modernariato che consentono a molti di salire sulla macchina del tempo sognando di mettere un 45 giri sul giradischi o d’infilare una monetina in un jukebox dai mille colori. Per tutti il vinile è, infatti, sinonimo di dischi, in taluni casi dei primi long play acquistati con il poco denaro risparmiato da adolescenti e curati con eccezionale amore per evitare graffi e segni che ne potessero compromettere la qualità. (d.a.)