Polkadot è un protocollo che permette di effettuare trasferimenti di qualsiasi tipo tra blockchain diverse e DOT è il suo token nativo. L’ obiettivo primario è quello di fornire un web decentralizzato open-source e user-friendly.
Il progetto Polkadot è stato introdotto dalla “Web3 Foundation” nel 2016 ed è stato fondato da tre persone: Gavin Wood (co-fondatore di Ethereum), Robert Habermeier e Peter Czaban.
Nel corso di questo articolo vedremo cos’è Polkadot e scopriremo le sue componenti principali, compresa la Relay Chain, il cuore della rete!
Cos’è Polkadot?
Polkadot (DOT) è un protocollo blockchain di ultima generazione che consente di effettuare transazioni cross-chain di qualsiasi tipo: token, dati o asset. In questo modo, rende una quantità enorme di blockchain interoperabili tra loro.
Polkadot può collegare più blockchain in una singola “rete unificata”. Il protocollo offre così agli utenti un controllo completo sui termini e le condizioni di un’azienda o di un monopolio.
In sostanza, Polkadot cerca di costruire un web completamente decentralizzato ed efficiente. Tutte le blockchain indipendenti possono poi condividere dati personali e transazioni attraverso la catena di rete Polkadot.
Punti di forza di Polkadot
Vediamo ora i principali vantaggi del protocollo Polkadot (DOT):
- Collega più blockchain: Polkadot è spesso chiamato “Sharded blockchain”. Significa che collega più catene di blocchi all’interno di una singola rete. Permette dunque alla blockchain di elaborare informazioni e transazioni simultaneamente con garanzie di sicurezza.
- Modello di sharding eterogeneo: Ogni blockchain nella rete è ottimizzata in base ai singoli utenti piuttosto che costringere l’utente ad adattarsi al “modello unico”.
- Governance trasparente: Polkadot è alimentato dalla comunità. Il suo protocollo può essere governato da qualsiasi individuo che possiede DOT. Tutte le parti interessate possono proporre qualsiasi cambiamento o modifica al progetto esistente. Inoltre, gli utenti partecipano all’elezione dei membri del consiglio.
- Componibilità della cross-chain: I token Polkadot (DOT) offrono la componibilità cross-chain. La funzionalità di passaggio dei messaggi permette agli individui di comunicare tra loro e condividere informazioni. Con un ponte, i frammenti Polkadot possono anche comunicare con protocolli finanziari decentralizzati e reti esterne come Ethereum.
Come funziona Polkadot?
Polkadot (DOT) permette transazioni da più blockchain nella rete allo stesso momento. Queste possono poi essere ottimizzate secondo l’uso specifico.
Il protocollo Polkadot ha 3 componenti principali sulle quali basa il suo funzionamento:
- Relay Chain: È considerata il livello centrale della rete. La catena aiuta a creare costante interoperabilità e sicurezza intorno alla rete di blockchain multiple. La Relay Chain ha di proposito funzionalità minime, non supporta ad esempio gli smart contract. Il suo obiettivo è infatti quello di coordinare il sistema nella sua totalità e le parachain collegate. – Nella Relay Chain, i validatori controllano tutte le transazioni della rete mettendo in stake i token DOT nativi della rete. L’architettura di Polkadot consente diverse tipologie di transazioni che consentono ai validatori di interagire con i meccanismi di governance, con le aste parachain e con il Proof-of-Stake nominato (NPoS).
- Parachain: La Parachain è composta da singole blockchain che sono collegate in modo parallelo. Ogni singola catena di blocchi avrà i propri token che potranno essere ottimizzati per i singoli casi d’uso.
- Bridges (ponti): Il bridge permette alla parachain di comunicare con le catene stabilite o con blockchain esterne come Bitcoin, Ethereum o altro. La tecnica degli smart contract “Break-in e Break-out” permette alle altre blockchain di comunicare tra loro sulla rete Polkadot.