Secondo il report SWG per il Ministero della Cultura, nel 2022 il 60% degli italiani non è mai entrato in una sala cinematografica. La sempre maggiore disponibilità di film in streaming e l’aumento del prezzo del biglietto sono solo alcuni dei motivi che hanno trasformato il cinema da luogo tanto amato da grandi e piccoli, a posto per pochi. Oltre a questo, anche la pandemia e l’insofferenza per le misure anti contagio hanno contribuito ulteriormente al calo degli spettatori.
Pandemia, poco tempo libero e piattaforme streaming tra le cause
Come evidenziato dall’indagine di SWG, se i motivi che hanno allontanato il pubblico dalle sale sono legati in primis alla pandemia, non è da sottovalutare il numero di coloro che non sono andati al cinema per mancanza di tempo libero. Sono infatti 4 su 10 gli italiani che lamentano il poco tempo a disposizione, soprattutto nella fascia d’età che va dai 30 ai 60 anni.
Oltre a questo, l’avanzare della tecnologia e l’espansione dei cataloghi digitali delle piattaforme streaming hanno portato sempre più gente a vedere film e serie tv direttamente dal proprio divano di casa. Grazie alle ultime innovazioni, infatti, le nuove televisioni offrono un’esperienza visiva quasi pari a quella delle sale cinematografiche: per questo si parla di “Home Cinema”. Tra le tendenze di mercato del 2023 troviamo in particolare il calo delle TV 8K e la crescita degli apparecchi OLED, che garantiscono un basso consumo energetico e una migliore qualità delle immagini. L’offerta di mercato è diventata talmente ampia che spesso la scelta del device può risultare complicata. Online, però, si possono trovare alcune guide all’acquisto dei prodotti più ricercati, come le smart TV da 50 pollici, per esempio, tra i migliori device in assoluto per vedere film e serie televisive da casa.
Tutto questo, unito alla comodità di poter far iniziare il film a qualsiasi ora, fare delle pause e rivedere delle scene, ha fatto sì che il 60% degli italiani non sia mai entrato in una sala nel 2022.
Spettatori, incassi e sale il calo
Se diminuiscono gli spettatori al cinema, di conseguenza si riducono anche gli incassi, e a volte anche le sale per le proiezioni. Negli ultimi vent’anni, infatti, sono state più di duemila le sale chiuse, di cui quasi un centinaio solo a Roma.
Il 2022, in particolare, è stato un anno complicato per il cinema: con 306.622.567 euro di incassi e con un numero di presenze in sala pari a 44.535.891, lo scorso anno ha visto un calo rispettivamente del 48,2% degli incassi e del 51,6% delle presenze rispetto alla media del periodo 2017-2019.
Una situazione complicata, ma dalla quale si può uscire, come dimostra il caso della Francia, dove il governo ha riservato una bella somma di denaro per il salvataggio dei cinema e dove i colossi dello streaming internazionale destinano tra il 20% e il 25% dei loro ricavi per finanziare sale e prodotti audiovisivi. Un esperimento riuscito, considerando che nonostante la pandemia i cinema in Francia sono aumentati.