Sono ormai passati alcuni mesi dall’arrivo sul mercato della nuova console Sony, la PlayStation 5, andata letteralmente a ruba fino ad esaurimento scorte. Non abbiamo dovuto aspettare molto per vedere la pubblicazione di una nuova versione di uno dei più grandi classici PlayStation: è prevista infatti per il 7 maggio 2021 l’uscita dell’ultimo capitolo relativo al survival horror per eccellenza, Resident Evil.
Resident Evil Village ci porterà nuovamente nel mondo dominato dai redivivi mangia cervelli per antonomasia, gli zombie della Umbrella Corporation. Il 21 gennaio è stato annunciato che il videogioco verrà reso disponibile anche per PlayStation4, Xbox Series X, Xbox One, Google Stadia e Microsoft Windows.
Capcom, casa sviluppatrice del titolo e già produttrice di altri successi come Street Fighter, Devil May Cry e Dino Crisis, ha reso noti alcuni particolari riguardo trama ed ambientazione.
I giapponesi ci hanno già sorpresi in passato e, anche questa volta, puntano davvero in alto: i protagonisti sono ancora Ethan e Mia Winters, presenti già nel precedente Resident Evil 7: Biohazard, settimo capitolo della saga. I due si scontreranno con Chris Redfield, soggetto indecifrabile legato ad eventi nefasti e malvagi, e con la vampira Alcina Dimitrescu.
L’horror e il multiplayer
Il mondo dei giochi online è oramai completamente incentrato sui giochi “dal vivo” (basti pensare ad esempio alla nascita dei casinò live, in cui ci si può dilettare in giochi da casinò con croupier dal vivo direttamente dai propri dispositivi elettronici), e sarebbe forse il caso di sfruttare il più possibile questo “potenziale comunicativo”.
Eccoci infatti alla nota dolente: Resident Evil Village, presentato l’11 giugno 2020 all’evento di rivelazione per PlayStation 5, prevede purtroppo solo la modalità single player: ciò significa che non sarà possibile prendere parte a sessioni di gioco multi-giocatore, come avviene invece per molti altri titoli di spicco di case di sviluppo rivali (Rockstar su tutte).
Internet è, infatti, sempre più un luogo nel quale è possibile creare e sviluppare interazioni sociali reali. Questo lo hanno capito già in molti, puntando sulla creazione di giochi spesso molto semplici a livello di sviluppo, ma con un livello di coinvolgimento davvero eccezionale.
Non sono molti i giochi a tema horror che offrono la possibilità del multiplayer, e proprio per questo i pochi disponibili sembrano andare sempre alla grande: primo tra tutti Dead By Daylight, survival horror del 2016 sviluppato da Behaviour Interactive ed in costante evoluzione grazie all’aggiunta di nuovi contenuti; c’è poi Dying Light, uscito nel 2015 ed a cui seguirà Dying Light 2, previsto proprio nel 2021.
Resident Evil Village punta, quindi, ad un pubblico più “classico”, legato ai vecchi modelli che, diciamocelo, non sfioriscono mai. Da questo punto di vista il gioco sarà sicuramente un successo, poiché l’attrattiva del titolo, anche grazie alla qualità dei precedenti capitoli, è da sempre molto forte. D’altra parte, sarebbe forse utile rinunciare alla vecchia struttura legata alla “storia” per puntare anche all’enorme potenziale della modalità multiplayer online, sempre più in voga.